allattamento artificiale

Allattamento Artificiale e Postura

L’allattamento al seno è un processo naturale per apportare la giusta quantità e qualità di proteine, grassi, zuccheri vitamine e minerali al bambino. Questo tutti, o quasi, lo sappiamo o ne intuiamo l’importanza. Quello che purtroppo non sappiamo o che viene sottovalutato è l’aspetto meccanico della suzione nell’allattamento naturale o artificiale, estremamente diversi in molti aspetti.

La struttura della lingua avviene circa nella quarta settimana di vita intrauterina. Nella decima settimana compare il riflesso di suzione (primo in assoluto), nella tredicesima il feto inizia a deglutire e nel quinto mese inizia a succhiarsi il pollice, iniziando a creare l’engramma della catena linguale-diaframmatica. Dopo la nascita il bambino inizierà a deglutire dalle 1500 alle 2000 volte al giorno, questa funzione si modificherà profondamente nel tempo, passando da una deglutizione infantile (necessaria nell’allattamento) a una deglutizione adulta. Questa evoluzione fisiologica è sicuramente influenzata da un allattamento invece “non fisiologico”, quindi artificiale, che non consente alla struttura (muscoli linguali, mandibola, cranio) di svilupparsi correttamente, oltre a non sviluppare e “coltivare” il rapporto carnale tra madre e figlio. Anche l’uso prolungato ed eccessivo di ciucci e le abitudini viziate (succhiamento del dito) hanno il potere di alterare l’armonia deglutitoria.

Considerando che deglutiamo circa 1 volta al minuto, attivando ben 56 muscoli contemporaneamente e generando ogni volta delle spinte di 1 chilo che “modellano” il palato e il cranio, è facile intuire come una disfunzione deglutitoria possa provocare alterazioni rilevanti, e grazie alla posturologia moderna, oggi sappiamo che queste alterazioni possono propagarsi fino ai piedi, modellandone la forma e a volte alterandone la funzione.

Quindi anche la “postura” dei denti è influenzata profondamente da un corretto sviluppo della funzione/struttura linguale. Questo nuovo modo di pensare sta sempre di più invadendo il mondo medico, anche se molti non vogliono ancora “evolversi” all’evidenza.

Nel mio piccolo, mi limito ad osservare la postura della lingua e dei denti, eseguire dei test perturbatori specifici e unire tutto ciò all’anamnesi iniziale, per cercare di capire se la causa della disfunzione o dolore può essere la bocca. Spesso dolori cervicali, lombari, sciatalgie, scoliosi, cefalee e molto altro possono essere causati da una malocclusione. Qui sarà compito del collega di competenza agire a livello profondo se necessario, poi o in parallelo o in seconda battuta per memorizzare il “nuovo” engramma deglutitorio sarà necessaria una rieducazione della funzione deglutitoria e masticatoria in postura Decompensata col Metodo Raggi.

 

Jacopo Cesari